La pulpite è una delle più frequenti cause del cosiddetto mal di denti. ( figura 1)

Si tratta di una patologia che parte da un’infezione batterica, solitamente a causa di una carie dentale, che si diffonde alla polpa dentaria.

Questa, chiamata anche endodonto, è un tessuto molle formato da nervi, venule e particolari cellule, gli odontoblasti, che hanno la funzione di formare la dentina, un tessuto duro che fa parte della struttura del dente.

Se la pulpite non viene curata tempestivamente e accuratamente (si parla di pulpite acuta) si va incontro alla necrosi o morte del dente, cioè alla perdita della vitalità dentale. A questo l’unico rimedio è la terapia canalare, ma se si attende troppo tempo ad intervenire il dente comincia a muoversi e alla fine si perde.

Ma vediamo con ordine quali sono i sintomi e le cause della pulpite e quali sono i trattamenti necessari per curarla.

Figura 1. Carie dentale e pulpite 


I sintomi che si possono avvertire per chi è colpito da pulpite sono:

  • Dolore ai denti e alla mandibola;
  • Alitosi;
  • Dolore durante la masticazione;
  • Sensibilità dentale.

Il dolore che si avverte può variare di intensità, spesso si ha la sensazione del dente che pulsa (o dente che batte). Inoltre non si tratta solitamente di un dolore localizzato, non si riesce, cioè, a capire bene quale sia il suo punto preciso, sembra quasi che si sposti.

A volte può dare la sensazione di una morsa, altre volte è un dolore persistente.

In presenza di pulpite la masticazione tende ad ampliare la sensazione di dolore, come anche il contatto con cibi caldi, freddi e zuccherini.

ATTENZIONE: la pulpite a volte può manifestarsi anche in maniera asintomatica, per questo le normali visite di controllo diventano importanti, per poter diagnosticare i disturbi dentali in fase precoce, prima di diventino un problema irreversibile.

Le cause della pulpite dentale

La carie è sicuramente una delle principali cause della pulpite. È un lento processo distruttivo dei tessuti del dente ad opera dei batteri della bocca che producono acidi che aggrediscono il dente.Quando la carie raggiunge la polpa dentale, ecco che parliamo di pulpite, in quando ad essere aggrediti sono anche i vasi sanguigni e le terminazioni nervose ivi presenti.

La carie nei bambini è purtroppo molto attuale e spesso viene sottovalutata perché si crede che i denti da latte non vanno curati, ma è proprio fin da piccoli che inizia la prevenzione.

La pulpite senza carie può essere causata anche da:

  • traumi ai denti;
  • bruxismo (digrignamento dei denti);
  • parodontite o piorrea,
  • malocclusione dentale;
  • masticazione scorretta.

Non dimentichiamo anche la scarsa igiene orale, fondamentale per la salute della nostra bocca. Anche in questo caso sottolineiamo l’importanza della pulizia professionale programmata, per ripulire i denti da placca e tartaro che la normale igiene domestica non riesce a eliminare.


Pulpite e mal di denti

Quando l’infiammazione è ancora al primo stadio e piuttosto contenuta, il dolore al dente si percepisce per lo più sotto forma di sensibilità dentale, cioè quando lo si sottopone ad uno stimolo esterno, come un alimento freddo o zuccherato o con alcuni movimenti di masticazione.

Se non si interviene tempestivamente il dolore diventa sempre più forte e persistente e il paziente farà fatica a localizzarlo in un punto specifico (addirittura sembra che si sposti dalla mandibola alla mascella o viceversa).

Incappucciamento pulpare

L’ incappucciamento pulpare del dente è un trattamento che si può effettuare per cercare di salvare la vitalità del dente, quando, in seguito ad una carie o di una frattura, una piccola parte della polpa dentale rimane esposta.

Una volta ripulita attentamente l’area interessata, vengono utilizzati dei prodotti (liners), a base di idrossido di calcio, che agevolano la guarigione. In seguito viene effettuata la ricostruzione (otturazione del dente) standard.

L’incappucciamento pulpare viene utilizzato solo se la lesione e minima e per lo più in soggetti giovani, per avere un certo grado di successo.

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Come curare la pulpite?

La somministrazione di farmaci antiinfiammatori (FANS) servono per dar sollievo dal mal di denti, in particolar modo nella fase acuta, quando il dolore diventa sempre meno sopportabile.

In presenza si ascesso può essere somministrato anche un antibiotico specifico, ma naturalmente dev’essere il dentista a prescrivere la cura farmacologica adeguata e bisogna assolutamente evitare di improvvisarsi medici fai-da-te.

A parte i casi di incappucciamento pulpare, l’unica cura possibile per la pulpite dentale è l’asportazione della polpa infetta attraverso il trattamento di devitalizzazione del dente. ( figura 2)

Nei casi più gravi si arriva anche all’estrazione del dente stesso, se tutta la struttura è ormai irrimediabilmente compromessa.

Figura 2. Terapia Canalare


Come prevenire la pulpite?

Prevenire la pulpite significa, come per la maggior parte delle patologie della bocca, adottare uno stile di vita e un’alimentazione sana e accorta.

Il cibo che mangiamo influisce notevolmente nella salute dei nostri denti.

L’igiene orale è un tassello fondamentale per mantenere in salute la nostra bocca.

Le visite di controllo periodiche aiutano a controllare lo stato di salute dei denti, delle gengive e la pulizia dei denti professionale si rende obbligatoria se vogliamo assicurarci il minor rischio possibile di contrarre noiose, pericolose e sicuramente poco economiche patologie della bocca. In caso di sintomi sospetti la tempestività è tutto. Trascurare un dolore che si protrae per più giorni o altri campanelli d’allarme, può far progredire una patologia, come la pulpite, ad una forma acuta e irreversibile.

Alcune FAQ sulla pulpite e il mal di denti

Quanto dura il dolore della pulpite?

Dipende dallo stato di avanzamento della patologia. Il dolore può essere pulsante, a volte sembra affievolirsi, ma poi riparte, o anche continuo e acuto e insopportabile.
Una volta eliminata la causa, il dolore si affievolisce più o meno rapidamente, fino a scomparire.

Quando mangio mi fa male un dente: cosa fare?

Se il dolore è duraturo conviene contattare il proprio dentista, spiegando accuratamente tutta la sintomatologia. Sarà lui a indicare cosa fare a seconda del caso specifico

Come si diagnostica la pulpite?

Per diagnosticare la pulpite serve una visita presso il proprio dentista di fiducia. A seconda del caso verranno fatti degli esami appositi di approfondimento, come ad esempio una lastra al dente incriminato o una panoramica, per verificare lo stato di salute generale di tutti i denti.

Che antibiotico prendere per il mal di denti?

Mai prendere un antibiotico senza una prescrizione medica.
Rivolgersi sempre prima al proprio dentista di fiducia, che valuterà l’eventuale cura farmacologica.

Come alleviare il dolore ai denti?

Ci sono diversi rimedi nella nonna per alleviare il dolore ai denti, come anche delle cure specifiche con antiinfiammatori.
Tutto dipende dal tipo di dolore e dalla causa. Importante è parlarne prima con il proprio dentista di fiducia.

A cosa serve il nervo del dente?

Le fibre nervose e i vasi sanguigni all’interno della polpa dentale servono ad alimentare il dente e a difenderlo.
Attraverso il dolore, grazie proprio alle terminazioni nervose presenti, veniamo, infatti, avvertiti che c’è qualcosa che non va, una patologia o un eventuale danno.

 

 

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